Dopo il mio scritto derivato dalla Comunicazione al congresso di Piacenza derivata da Presentazione all ' ODM di Piacenza del 27 Settembre: eccovi dodici punti concreti sulla situazione attuale.
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DODECALOGO
SULLA TELEMATICA IN MG:
12 punti sui problemi emergenti , con
particolare riferimento alla ricetta Dematerializzata e qualche
riferimento a Flussi, FSE, Patient Summary
nel
contesto veneto
A
cura di Francesco Del Zotti –www.netaudit.org
(si veda anche
mia recente relazione derivata da Presentazione all ' ODM di Piacenza
del 27 Settembre:
http://qualereteinsanita.blogspot.it/2014/10/eccovi-il-primo-post-un-mio-scritto.html )
http://qualereteinsanita.blogspot.it/2014/10/eccovi-il-primo-post-un-mio-scritto.html )
1-
IDENTITA PROFESSIONALE:
L'autenticità e riconoscibilità giuridica della firma qualifica un
medico , sia come professionista sia come capace di “atti
pubblici”. E’ quindi rischioso fondare la novità importante
della ricetta Dematerializzata sul fragile piedistallo di
AUTENTICAZIONI DEBOLI. User e PWD sono di valore legale basso e la firma su carta resta insuperata. E’ stato quindi discutibile
obbligare de
facto
i MMG, medici esterni alla dipendenza, all’ordine di servizio
che ha indotto all’abbandono della firma cartacea, in attesa di una vera firma digitale
(abbiamo serio parere legale che ci conforta su questo punto).
Serve un
urgente implementazione della firma digitale, magari nelle linee
moderne previste dal nuovo meccanismo propugnato da co-sign
(http://www.lastampa.it/2014/11/03/tecnologia/firma-digitale-litalia-apripista-in-europa-rNsNicaMSf1kKn98qhNoVN/pagina.html)
Tutto
ciò non e’ solo nell’interesse dei medici, ma soprattutto dei
Consumatori, che esigono sempre di più un MMG dagli atti
“responsabili”
2-
ACCOUNTABILITY
da parte di Regione, e ULS.Vi
è ancora non chiarezza sull'ampiezza con cui il MMG si assume
responsabilità in merito al Consenso su ricetta elettronica e
dematerializzata. Alcune interpretazioni sembrano attribuire al MMG
anche il dovere di informare il cittadino sull'uso dei dati
all'esterno del suo ambulatorio (chi
o quale ente è “responsabile dei dati” per funzioni
amministrative e di ricerca della dematerializzata, funzioni in
realtà dettate dall'agenda del MEF e su cui il MMG non ha alcun
potere ? SI veda:
http://www.sanitaelettronica.it/privacy/Rabbito.pdf).
Riteniamo
necessario che il MEF, la Regione e le ULS diano al più presto
conto esplicito ai cittadini e ai MMG, delle modalità di tenuta
nei loro database dei dati che i MMG spediscono telematicamente:
certificati, ricette dematerializzate. Anche in questa fase PRE-FSE
(in
cui comunque si accumulano dati sensibili nei server di regioni,
ulss, MEF) serve
in particolare una esplicitazione delle moderne modalità di
controllo degli accessi; dei sistemi di sicurezza fisica; dei sistemi
di protezione hd e sw; una dichiarazione in merito alla sede dei
server: solo in Italia? (
Richiamiamo a questo proposito sia la presentazione dell'Ignegenr
Manca http://www.sanitaelettronica.it/privacy/Manca.pdf
sia le puntuali raccomandazioni dell’ex generale Rapetto, cosi
come appaiono in recenti articoli di NOVA-sole24ore
)
Tutto
ciò oltre ad essere doveroso in se’, serve ai MMG che devono a
loro volta onorare gli articoli del Codice Deontologico (vedi
articoli 10,11,12 del Codice deontologico e Lettera Presidente ODMVerona)
e comunicare queste informazioni ai pazienti.
Inoltre:
quale e’ il rapporto tra Regione e MEF? Che doveri ha il MEF,
rispetto ai dati sensibili? Come lo esercita. Bisogna che le regioni
ne diano conto, visto che le regioni o dipendono o collaborano per
scelta con il MEF.
Tra
l’altro è paradossale che mentre Garante, Regioni, USL chiedono ai
MMg standard di siurezza precisi nella gestione intra-ambulatoriale (e molti MMG si sono già adeguati) tardino
le comunicazioni ai MMG in merito agli standard di cui sopra.
3-
METODO SPERIMENTALE piu che l’URGENZA TELEBUROCRATICA o
Legislativa..
Ripensare
la pericolosa IMPLEMENTAZIONE SU VASTA SCALA in un solo colpo di
stravolgenti novità telematiche in medicina generale.
L’informatizzazione proposta da MEF e Regioni è equiparabile ad un
MASSICCIO NUOVO INTERVENTO non ancora ben rodato: si tratta quindi
di SPERIMENTAZIONE. Quindi è necessario impiegare il più
possibile Tecniche Ponderate e lentamente progressive e non solo
usare la fretta con “ e’
un ordine che arriva dall’alto; perdiamo milioni di euri”
La progressivittà rispetto al FSE e PAT SUMMARY
potrebbe ad es significare ad es:
: partire
da realtà con più bisogno e meno a rischi su Privacy
: i grandi anziani e gli invalidi , pazienti fragili con una o piu
serie malattie acute o croniche conclamate, hanno meno danno dalla
diffusione di informazioni riservate (anche perché non essendo nel
mondo del lavoro non hanno un stringente interesse a difendere la
propria immagine o propria reputazione) e nello stesso tempo
hanno più vantaggi dallo sharing
di dati
sensibili tra i vari attori istituzionali e clinici.
invece,
per pazienti con meno esigenze di sperimentare il FSE
(poche malattie, più giovani) serve
massima gradualità
e un
coinvolgimento
di Associazione Consumatori o di singoli pazienti “esperti”
di informatica, sicurezza, legge, in qualità di garanti. Per essi
serve una piattaforma
telematica molto evoluta
che consenta a questi pazienti un ruolo digitale molto attivo
4-
Patient Summary, dati Sensibili e Fruibilità
Pressioni
ministeriali , regionali e delle aziende dei Big Data stanno
convincendo i MMG dell’ineluttabilità e grande utilità del
cosiddetto Patient Summary (o Lista sintetica dei problemi del
paziente) . In realtà al di la degli aspetti delicati di protezione
dei dati sensibili, manca una totale preliminare analisi di come i
MMG hanno registrato i dati sino ad ora in cartella. Intanto bisogna
dire che i MMG registrano dati in cartella da decenni, ben prima
della nascita di Internet e dei progetti regionali: è quindi
difficile piegare questa gran massa di dati pre-internet alle nuove
esigenze dei progetti di FSE .
In essi,
inoltre, al massimo si fa riferimento solo ad un indice omnibus che
non può assolutamente rappresentare una serie di altre variabili
fondamentali.
PROPOSTA :
in provincia di Verona stiamo terminando una ponderosa valutazione
quantitativa di come la MG ha lavorato sino ora, rispetto al Patient
Summary. Si tratta dell’analisi di svariate migliaia di casi (in
press) . In questo settore Ha poco senso affidarsi al prescrivere lavoro amanuense di MMG o
,peggio, ad estrazioni automatizzate, senza entrare nel merito di studi come il nostro che analizzano non la teoria e non
un singolo indice, che ovviamente non può essere esaustivo della
complessità in gioco.
5-
Ripensare il peso eccessivo attribuito ai dati Sensibili. E sui dati
sensibili coinvolgere i Consumatori.
Come
dice la prof Caldicott (bibliografia
nel Link alla mia relazione citata in testa all’articolo)
oggi spesso si fa troppo riferimento a dati sensibili, quando
basterebbero dati individuali de-sensibilizzati.
I
dati sensibili, molto più delicati da gestire, servono in casi
particolari, e in una frazione dei casi rispetto a quelli
prospettati, un po semplicisticamente, da molte istituzioni private e
pubbliche.
La
concentrazione di dati sensibili ha invece un forte rischio di deriva
di “controllo” dall’alto da parte di poteri che divengono
rischiosamente sempre più asimmetrici.
Vi è inoltre il rischio di eventuali speculazioni su proprietà e processi che partono in basso : dai pazienti (donatori delle prime informazioni e della espressione-delega della loro sofferenza) ; dal lavoro dei medici e operatori sanitari ( e’ prodotto del loro ingegno e dei loro strumenti il passaggio da dato grezzo al processo diagnostico, terapeutico, ecc)
Vi è inoltre il rischio di eventuali speculazioni su proprietà e processi che partono in basso : dai pazienti (donatori delle prime informazioni e della espressione-delega della loro sofferenza) ; dal lavoro dei medici e operatori sanitari ( e’ prodotto del loro ingegno e dei loro strumenti il passaggio da dato grezzo al processo diagnostico, terapeutico, ecc)
Cito
come esempio il Discutibile esempio dei flussi
nominativi ACN.
A che pro' flussi con nomi e cognomi? Tra l’altro, sembra che cio avvenga non poche volte in difformità
rispetto a quanto prevedeva il c.4 del 59bis, sembra che i flussi a
volte avvengano attraverso Link e siti ULS con qualità della
sicurezza non sempre soddisfacente. I Flussi sembrano richiedere
inutilmente dati sensibili ( tabulati nominativi e date di presenza
dei pazienti) , ciò che appare vietato dalla normativa europea per
situazioni simili, come si e' visto recentemente in merito all’
ammonizione UE a Telecom per quanto riguarda i tabulati dei cognomi,
nomi e date delle telefonate (si
veda anche l’articolo su NOVA del Generale Rapetto dal titolo “Dati
santari in difesa” 9 Novembre).
PROPOSTA: Per bilanciare tutto ciò serve: a) ridurre allo stretto necessario l’uso di dati sensibili; b) ripensare e proteggere meglio anche l'uso tradizionale pre-ricetta-elettronica della raccolta di dati sensibili nelle farmacie private e nei servizi farmaceutici pubblici o negli enti sanitari pubblicu; c) nel caso di impiego di dati sensibili: coinvolgere, a mo’ di garanti, sia responsabili dei medici e dei MMG sia responsabili dei Consumatori.
6-
Anonimizzare
il più possibile:
Dal
punto precedente risulta quindi che è necessario Intensificare
il più possibile la completa anonimizzazione dei dati al fine di
incrementare l’utilissima loro analisi per self-audit, NetAudit di
gruppo, per Epidemiologia, governance.
PROPOSTA: Per il piano di
analisi dei dati anonimizzati: coinvolgere il più possibile
operatori sanitari (produttori dei dati e delle prime loro
interpretazioni e decisioni)
7-
DEMATERIALIZZATA , FSE e RUOLO ATTIVO dei PAZIENTI nel selezionare
quali farmaci, esami, problemi siano visibili e da chi, secondo la
normativa del FSE
L’
accumulo di dati sensibili prima o poi significa rischio di
trasmissione urbi
et orbi
di informazioni delicate.
E’
assolutamente necessario avvalersi della tecnologia più avanzata e
delle modalità partecipative più serie per controllare tutto ciò.
In varie regioni si è partiti con la ricetta DEMATERIALIZZATA prima
dell’attivazione del FSE (in Lombardia, ER, Toscana solo ora
arrivano alla DEMATERIALIZZATA; mentre su CARD ai MMG o su FSE sono
più avanti).
In altre regioni è accaduto il contrario; in esse si vanta il successo : un alto numero di ricette dematerializzate, rispetto alla media italiana. Ma ciò contiene un
pericolo: si accumulano masse di ricette dematerializzate in uno
spazio e tempo grigi, in attesa del FSE.
Probabilmente sarebbe meglio pensare se non valga la pena invertire l’ordine dei processi in corso: a) PRIMA dare ai MG una vera firma digitale e ai cittadini un sistema card-web-protetto per interagire con le proprie ricette dematerializzate ed FSE (si vada il tentativo interessante del Trentino; b) e solo DOPO partire con la DEMATERIALIZZATA, ecc.
Probabilmente sarebbe meglio pensare se non valga la pena invertire l’ordine dei processi in corso: a) PRIMA dare ai MG una vera firma digitale e ai cittadini un sistema card-web-protetto per interagire con le proprie ricette dematerializzate ed FSE (si vada il tentativo interessante del Trentino; b) e solo DOPO partire con la DEMATERIALIZZATA, ecc.
PROPOSTA:
Bisogna ricuperare, altrimenti il pericolo di cui sopra verrà sempre
più a galla.
8-
QUALI INDICATORI? Solo AMMINISTRATIVI? E CHI LI DECIDE?
Da un
documento SOGEI, visibile in Rete (bilancio 2011, si legge che le ricette
Dematerializzate servono già per creare INDICATORI. Quali?
Solo quelli amministrativi, basati sui dati sensibili dei pazienti e
sui dati sensibili del modo di lavorare dei singoli MMG?. L'analisi di dati i
processi sanitari non è solo un'opportunità per le autorità sanitarie e amministrative-fiscali . No, non si deve dimentaicare che essa contine anche un rischio di intrusione e disturbo dell'autonomia dei cittadini e dei professionisti sanitari.
Se si cambieranno i connotati alla MG, allora bisognerà inserirla a pieno titolo nelle stanze in in cui si decidono insieme oltre agli indicatori finanziari-amministrativi INDICATORI CLINICO-EPIDEMIOLOGICI.
Se si cambieranno i connotati alla MG, allora bisognerà inserirla a pieno titolo nelle stanze in in cui si decidono insieme oltre agli indicatori finanziari-amministrativi INDICATORI CLINICO-EPIDEMIOLOGICI.
Serve
quindi CONDIVIDERE,in gruppi regionali e nazionali, Un PIANO DI
ANALISI insieme con i rappresentanti dei MMG (sindacali;
culturali; MMG esperti di Audit) che sono assieme i veri produttori e
dell'intelligenza intorno ai dati del paziente.
9 -
INFORMAZIONE ai PAZIENTI:
La
complessità della tematica della Comunicazione ai pazienti intorno
al multi-passaggio di dati sensibili è oggi a carico dei MMG; tarda
a partire l’informazione ad opera di Regioni e MEF. La gran parte
dei MMG, sommersi da vecchi e nuovi compiti e non aiutati sino in
fondo dalle autorità sanitarie, hanno in parte scotomizzato, a
loro rischio, questa responsabilità, che era tra l'altro già
presente,in misura minore, con la ricetta elettronica . Per fare un esempio: alcune regioni hanno redatto un Depliant informativo per la popolazione, a rischio di monolateralità, che ha messo in
evidenza bene gli aspetti positivi: la carta bianca ed il risparmio sulle "rosse"; il controllo
sugli errori. Ed invece pochi cenni sul fatto che con la
dematerializzata OGNI RICETTA DI OGNI PAZIENTE viene spedita con
dati sensibili ad entità Non-cliniche. Certo ora,in fase pre-FSE,
l’utilizzo dei dati sensibili è bloccato; ma intanto avviene
l’accumulo.
PROPOSTA: Vogliamo collaborare per questo compito difficile? Nella “valigetta informatica” data ai MMG (rimborso per la carte, per la stampante) mancano alcuni ingredienti essenziali: a) formazione ad hoc; b) aiuto legale e dei tecnici della comunicazione sul come spiegare in profondità queste novità ai pazienti; c) tempo protetto per le spiegazioni in studio o in momenti ad hoc. d) infine bisogna attivare al più presto una Informazione a 360 gradi ai cittadini, anche con forum-web simili a quello per la Carta dei Diritti di internet, sul sito della Camera dei deputati
10 -E
SE QUALCHE PAZIENTE DICE NO alla DEMAT?
Oggi la
legge non e’ esplicita rispetto a contestazioni e dinieghi di certi
pazienti (a volte pazienti giuridicamente o tecnologicamente
qualificati: avvocati , giudici, informatici) in merito alla
dematerializzata. E inoltre le piattaforme regionali e delle nostre
swhouse sono piuttosto rigide e incomplete (ad es in vari software sembra mancare non poche volte la
voce: invio ad autorità amministrative regionali, ecc).
Abbiamo
l’obbligo di informare i pazienti di quel che succede. Ed una
minoranza di pazienti potrebbe dirci di NO. La giurisdizione
nazionale o regionale e le piattaforme telematiche regionali e di
ULS Non sembrano pronte per questi dinieghi. Sarebbe bene permettere
di ricettare a questi pazienti senza dover usare la penna
11 -
ERGONOMIA dei Nuovi Sistemi telematici
- Con la
Dematerializzata i primi mesi molti MMG si sono trovati ad affrontare seri
rischi e a volte danni a causa di una implementazione massiccia in un
solo colpo su tutti i pazienti. In particolare, non previste
conseguenze su
a)
Medicine di gruppo, In diverse MdGr convivono due diversi provider di
assistenza alla Dema. Da ciò discendono TENSIONI e CONFLITTI.
b) il
ruolo della segretaria: non pochi MMG dopo l’avvio si sono
ritrovati con la segretaria che Non stampava più nulla e con il MMG
che vedeva stampate le ricette della segretaria anche durante
l’ambulatorio.
c) le
sostituzioni: grande complessità
dell’identità informatica del sostituto e complessità degli
scarichi dei “lotti”, che tra l'altro non tiene conto delle
difficoltà dei giovani medici e dei titolari di stare dietro a iter
tecnologici non poche volte barocchi.
d) a
volte perdita-cambiamento dati (o per allineamento massivo; o per
allineamento parziale : ad alcuni MMG sono sparite note personali;
introduzione di esenzioni 7RQ Non richieste dal paziente e di cui
non era in diritto).
E’
difficile amare un nuovo sistema se produce attriti, lentezze e
rischi nel lavoro quotidiano e se Non fa giungere vantaggi concreti
.Ad es: a) in varie usl continuiamo a inviare i tabulati cartacei per i
non-ambulabili; b) In molte ULS non vediamo ancora le analisi in
cartella; c) continuiamo ad essere pericolosamente responsabili
dell’apposizione delle ESENZIONI (Reddito e Malattia) mentre era
lecito aspettarsi che i grandi server del MEF, regioni e USL
automatizzassero questo compito puramente amministrativo.
12-
ECCESSIVA
VERTICALIZZAZIONE
Si
poteva accettare un certo grado di verticalizzazione se nel contempo
i sistemi telematici servivano alla medicina orizzontale tra i
cittadini ed i server regionali; e tra noi MMG delle Aft. E invece:
mentre ad es in Toscana le AFT sono operative da 1-2 anni, in altre regioni sono stati bloccati ulteriori finanziamenti alle medicine di gruppo o integrate (vedi ad es recenti dichiarazioni del Governatore del Veneto). E intanto i MMG di varie regioni ancora una
volta hanno, a loro rischio, già massicciamente collaborato (
inviando, con la ricetta elettronica prima e ora dematerializzata, i
dati sensibili dei loro pazienti) e tutto questo è avvenuto quindi
senza un bilanciamento armonioso della rete verticale con quella
orizzontale: la MG va verso la dipendenza “de
facto”,
SENZA nemmeno il contratto ed i vantaggi della dipendenza.
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