sabato 13 dicembre 2025

Il CD dopo esame ospedal : ormai "terra rara" negli ospedali

Una paziente, con conoscenze informatiche nettamente superiori alla media, si reca per una RMN in ambulatorio radiologico di un grande ospedale del Nord Italia. La paziente, esperta di Rete , Spid e quant'altro da parecchi anni, consulta via Rete la sezione referti del sito dell'Ospedale. 

Deve inserire lo Spid. Una seccatura, ma  lei prova ed entra con lo SPID nell'area referti. Ma ottiene dall'area solo il referto  PDF (la risposta testuale) dell'esame; ma Non ottiene le immagini di quella risonanza, senza cui non può recarsi dallo specialista che l'aspetta da giorni. 

La paziente prova e riprova varie volte, ma il sito o è in revisione o  non vi è verso di ottenere il download del file-zippato  delle Immagini della RMN. 

A questo punto la paziente chiede all'azienda ospedaliera di ottenere il CD, in cassa. Scopre che vi è un ufficio CD (sic!) : "basta" inviare una email con il documento (documento di identità come al solito da inviare con comuni email commerciali, del tutto non criptate) ed entro 30 gg (sic!) si otterrà il CD.

Dopo vibrate proteste e la comunicazione di eventuale avvio di ingiunzione legale,  miracolosamente si fa vivo un tecnico. Egli finalmente guida la paziente passo-passo in un arzigogolato percorso ( attivazione dello Spid due volte) sino ad arrivare ad una pagina di download da lasciare aperta per almeno dieci minuti. Solo dopo queste manovre e solo con l'aiuto di un paziente tecnico ( in tutto almeno 20 minuti) la paziente ottiene il file-immagini.

A questo punto la paziente chiede al tecnico: " perché non producete più i CD , da consegnare all'ufficio cassa? O perché non fate come alcune strutture che permettono ai pazienti, dotati di loro codici per lo scarico, di produrre da soli il CD in macchinari appositi all'interno della struttura?" 

Le e' stato risposto che si è pensato di abolire i CD perché molti pazienti non li ritiravano. Ma il CD-immagini dal punto di vista medico è molto più importante del semplice PDF del testo. 

Siamo alle solite. Invece di ricorrere ad una regola formale per abolire questo malvezzo (ad es. chiedendo ai pazienti una caparra di 15-20 euri da restituire alla consegna del referto completo di CD  alle casse) si preferisce risolvere il tutto con una apparente avanzamento informatico  e telematico nettamente imperfetto, anti-ergonomico e molto stressante per i pazienti o loro care-giver. 

La tecnologia, l'informatica e telematica  in Medicina possono essere reali avanzamenti, purché funzionino alla perfezione. Ma se, come in questo caso e in svariate altre situazioni, sono imperfette e afflitte da lentezza,  è molto meglio tenere aperta una via alternativa, magari più arretrata ma che è ben rodata da anni (la consegna del CD)  

Francesco Del Zotti